Enrico Benassi
Presentazioni

La Forza espressiva dell’Arte “Originale”.Pietro Ghizzardi, Dino Villani, Cesare Zavattini, Giuseppe Raineri, Costante Pezzani, Mauro Saviola, Alfredo Saviola. Sabbioneta, Palazzo Ducale 24 aprile 2015 – 07 giugno 2015



“Chi cammina la terra sa che l’importante non è arrivare, ma procedere, passo dopo passo.”

Luigi Veronelli


Ho sempre pensato alla “Bassa”,la parte della Pianura Padana lungo il fiume Po che comprende varie province tra cui Mantova, Cremona e Reggio Emilia, come ad un luogo dell’anima più che ad uno geografico dove perdersi lentamente, senza sosta e senza apparente direzione per poter vivere l’esperienza dello sguardo laterale che è totalizzante perché impregna la carne e lo spirito, rende leggeri e apre alla felicità.

Ho immaginato il piano terra di Palazzo Ducale di Sabbioneta,centro della città ideale di Vespasiano Gonzaga,come un territorio magico dove incontrare le opere degli artisti di questa “Bassa”.

Ho scelto, insieme a Carlo Beccari,artisti che hanno dipinto e scolpito in una luminosa solitudine,cioè si sono posti o nei maggior dei casi sono stati posti ai margini del mondo ufficiale dell’arte,hanno raccolto riconoscimenti molto tardi nel tempo oppure mai.

Sono artisti che non lasciano indifferenti, pongono interrogativi e soprattutto non sono per nulla decorativi. Sono artisti che raccontano la carne e lo spirito, la terra e la vita, la religione e la morte,la felicità e la disperazione.

Immaginate di salire sulla bicicletta di Cesare Zavattini, presente in mostra, per attraversare le sale di Palazzo Ducale dove incontrerete il mondo, fatto di passioni travolgenti e di inquietudini della
mente, di Pietro Ghizzardi, ammirerete le storie delle vite di campagna di Dino Villani, rimarrete sbalorditi dalla complessità del lavoro pittorico e scultoreo di Giuseppe Raineri, sarete sorpresi dalla pittura semplice ma per nulla semplicistica dello stesso Zavattini, non solo scrittore, giornalista,regista e mecenate ma anche pittore molto particolare.

Dopo aver posteggiato la bicicletta, scendete le scale per entrare nel mondo fiabesco e primitivo di Costante Pezzani, genio misconosciuto, fino a perdersi nelle colate di colore di Mauro Saviola che
danno forma ai differenti stati dell’animo umano.

E risalendo le scale, nell’atrio dove Vespasiano Gonzaga troneggia insieme a due sculture archetipe di Giorgio Boldrini, Vi attendono le creature misteriose e diaboliche di Alfredo Saviola, che forse
provengono da mondi lontani e altri o più semplicemente vivono dentro ognuno di noi.

E’ fondamentale non avere fretta.

Ci si può fermare quando si vuole o quando se ne sente la necessità per poter pensare, ricordare o rivivere la strada percorsa.

Cristiano Ferrarese









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